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ARTE IN MODA

33,00

Giochi d'ispirazione

ISBN: 978-88-87666-42-7
Autore: Prof.ssa Stefania Macioce
Collaborazione Scientifica: Dott.ssa Elena Foschi
Prefazione: Prof. Claudio Strinati
Introduzione: Antonio Romano
Pagine: 188
Data Edizione: 2018
Formato in cm: 22 x 22
Prezzo: € 33,00
Carta: patinata 170 gr
Fotografie: 92 a colori e 70 in b/n
Rilegatura: cartonata
Copertina: stampata a colori plastificata lucida
Lingua: Italiano

COD: 42 Categorie: , ,

Descrizione

ARTE IN MODA

“C’è in quest’opera una ricognizione sull’estetica dell’abbigliamento e della moda che dà al lettore una panoramica utilissima per mettere ben a fuoco una tematica apparentemente semplice, fin quasi a ritenerla scontata, e invece di grande interesse teoretico, particolare e generale al contempo.” dalla prefazione di Claudio Strinati.

“Un’opera che arriva al momento giusto perché ha il merito di indagare sui nessi di causa ed effetto che intervengono nella relazione tra arte e moda. Non esprime giudizi ma aiuta il lettore a farsene uno.” dall’introduzione di Antonio Romano.

“Nel secolo scorso i movimenti artistici propri degli anni Ottanta diedero rinnovata vitalità alle relazioni intercorrenti tra arte, moda e celebrità, nell’ottemperanza verso un medesimo stile adottato sia dagli artisti che dai loro seguaci, per rimarcare costantemente la loro difformità rispetto alle consuetudini sociali. A Londra Oscar Wilde e Aubrey Beardsley, a Parigi Marcel Proust decretavano le regole di un modo di vestire ‘artistico’, offrendo l’occasione, a chi di fatto artista non era, di esprimere una propria eccentrica personalità attraverso gli abiti. Il Novecento portava alla ribalta singolari cooperazioni tra ideatori di moda e artisti: i disegni per il balletto Le train bleu del 1924, ad esempio, rimandano a una celeberrima triade formata da Picasso, Diaghilev e Chanel, un esempio emblematico di quanto arte e moda potessero collaborare; Cocò Chanel del resto intratteneva una proficua amicizia con Cocteau, Dalì e Diaghilev, ospitati nella sua villa in Provenza, mentre in Italia Elsa Schiaparelli collaborava con Dalì. Le interrelazioni fra moda, arte e fama si concretizzano nella ‘natura collettiva della creatività’, riconosciuta a suo tempo da Andy Wahrol, artista che impresse una spinta propulsiva verso la modernità individuando i nessi che intercorrono tra le varie sfere dell’attività artistica, implicanti anche ciò che allora era considerato di ‘cultura popolare” dal testo di Stefania Macioce.

L’Arte incontra la Moda. La creatività degli stilisti scopre nel mondo dell’arte antichi canoni di bellezza e ne trae ispirazione, esaltando forme, linee e colori. Dalle architetture dei templi classici, ai dipinti rinascimentali, alla Pop Art: sculture, quadri, mosaici, porcellane, e oreficerie affiorano alla memoria nelle collezioni di alta moda e nella pubblicità. Un nastro ininterrotto sembra dipanarsi nei templi della moda che diventa un’altra forma dell’arte, le cui antiche radici si trasmutano in forme nuove di stile ed eleganza, interpretando la storia.

Il valore artistico e culturale dell’Alta Moda è un innegabile dato acquisito: essa stessa ha, infatti, proprie istituzioni finalizzate alla sua conservazione e valorizzazione. La moda, come l’arte, è espressione di un momento storico, è cultura e tradizione di un territorio, ci identifica, per questo è stata universalmente riconosciuta come bene culturale, ma è anche plausibile che queste sinergie con il mondo dell’arte abbiano provocato un cambiamento di rotta nell’atteggiamento dei grandi musei, che l’hanno accolta al loro interno dedicandole mostre temporanee o inserendola nelle proprie collezioni permanenti.

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